LA NATO IN UCRAINA.
Non affermiamo questo per manie complottiste, per dare sempre e comunque la colpa agli imperialisti, per essere retorici. Affermiamo questo perchè le dinamiche che hanno portato all'abbattimento del governo Yanucovich, sono state talmente precise da escludere una casualità degli eventi e al contratrio affermare la sua pianificazione. Tutto è avvenuto in maniera meccanica.
Questa constatazione deriva studiando non tanto le veloci dinamiche di piazza, ma la creazione di strutture armate in Ucraina, filo-occidentali nella propria natura e profondamente antirusse. Strutture unitisi sotto il nome di Pravyi Sektor.
Come precedentemente abbiamo sottolineato, Pravyi Sektor è una unione di strutture paramilitari naziste, nate dopo il crollo degli stati operai degenerati e del blocco sovietico.
Formazioni che da subito si sono addestrate all'uso delle armi e delle tecniche di guerra, specie in quel settore di guerriglia urbana paramilitare usata dalle truppe irregolari serbe, si pensi alle "Tigri". E' chiaro che non ci troviamo davanti a semplici teste pelate che giocano con gli M-16, ma a veri e propri professionisti della guerra e delle tecniche. Ora, come è possibile che abbiano raggiunto un livello così alto di combattimento, non certo con il "fai da te".... fatto dimostrabile per altro dalla loro presenza in scenari di guerra molto impegnativi, si è parlato di guerriglia cecena, antirussa per eccellenza.
Il tutto porta ad una conclusione, ovvero la presenza della Nato e delle sue strutture in Ucraina da molto tempo. L'imperialismo preferisce prevenire che curare, per questo quello occidentale si è mosso immediatamente contro quello russo. La sua prevenzione ha riguardato, non a caso, la formazione di tali strutture da usare a suo piacimento in vari scenari di guerra sotterranea, niente di più classico, un modus operandi noto da molto tempo. Ovviamente sono state usate al momento opportuno, dai fatti di piazza Maidan, e continuano ad essere usate per uccidere e terrorizzare. Se fossero stati dei semplici rivoltosi, divenuti protagonisti per caso le forze al governo li avrebbero liquidati da un pezzo, data la loro follia. Tuttavia, quando si rappresenta direttamente la Nato in un certo scenario, si è in una botte di ferro. Certo sarebbe interessante approfondirne alcuni aspetti, in futuro ne sapremo sicuramente di più. Oggi questo è quello che possiamo affermare con sicurezza.
Non manchiamo di affermare tutta la nostra vicinanza al popolo dell'Est ucraino impegnato nella lotta al fascismo, ai compagni che devono vivere in clandestinità, ai familiari delle vittime di questa ennesima barbarie imperialista.
Non siamo pacifisti, e mai contrarremo questo immondo male, ci sentiamo solo di dire che davanti a questi scenari, la "guerra è la continuazione della politica con altri mezzi". Da una parte, e così deve essere necessariamente dall'altra. Altrimenti si perisce prima ancora di rendersene conto.
PCL-Frosinone.
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