Non è un incidente sul lavoro, è un vero e proprio massacro!
Dichiarazione del Partito Rivoluzionario dei Lavoratori (DIP) sulla catastrofe nella miniera della città di Soma.
Non è un incidente sul lavoro, è un vero e proprio massacro!
Gli assassini dei minatori ne rendano conto!
Abbasso il governo!
Per uno sciopero generale fin quando non saranno soddisfatte tutte le richieste!
Diciamo la verità alla gente sul numero dei morti!
Per una Commissione d’inchiesta indipendente che faccia luce sulle cause del massacro!
Fermiamo lo stato d’emergenza di fatto a Soma!
Che i padroni ed i dirigenti della criminale compagnia mineraria siano arrestati immediatamente!
Per la nazionalizzazione della miniera di Soma sotto il controllo dei lavoratori!
Basta privatizzazioni! Per la rinazionalizzazione di tutte le miniere! Il settore privato non deve avere accesso alle miniere!
Non si tratta di una coincidenza, e nemmeno di destino. Quanto è
accaduto è palese: i padroni legati al governo dell’AKP hanno fatto il
loro tempo! Questa è l’epoca che stiamo attraversando! Zafer
Çalayan, ex ministro del commercio, ora fuori dal governo
perché si è scoperto aver ricevuto, un orologio Philippe Patek da
250.000 dollari come tangente da un criminale che si occupava di
traffici illegali tra l’Iran e la Turchia, in cambio di protezione, era
solito girare il mondo per promuovere la Turchia, vantandosi che “i miei
lavoratori sono così docili da lavorare più a lungo di chiunque altro,
per un salario più basso e senza mai mettersi in malattia”!
Tutti i capitalisti, stranieri e locali, si sono energicamente
protessi da spese “inutili” (!) che avrebbero abbassato i loro profitti.
Nessun pagamento degli straordinari, nessuna sicurezza sociale, la
forza lavoro divisa dall’uso di una moltitudine di subappaltatori nei
luoghi di lavoro, i salari sempre più bassi, nessuna retribuzione di
anzianità, e soprattutto tutte le misure necessarie per la salute dei
lavoratori e la sicurezza sul lavoro comodamente accantonate”
Questa è la base del tanto decantato PIL di diecimila dollari pro
capite! Per far arricchire i padroni devono morire i lavoratori!
Non si tratta di un incidente! E’ la logica conseguenza di politiche
perseguite nella maniera più sistematica e consapevole per oltre un
decennio, in realtà persino da più tempo.
Si tratta di un omicidio collegato al lavoro. E di omicidio
intenzionale, se è per questo. La Turchia risulta prima in Europa e
terza a livello internazionale per gli “incidenti” sul lavoro. Ogni anno
seppelliamo circa un migliaio di lavoratori per soddisfare la sete di
profitto del capitale. Se un governo non muove un dito per porre fine a
questa situazione, allora si tratta di omicidio intenzionale! Ecco
perché l’omicidio di lavoro a Soma deve essere chiamato, giustamente,
massacro!
Nonostante l’obbligo di una giornata lavorativa massima di sette ore
e mezzo nelle miniere, i lavoratori hanno raccontato di lavorare anche
undici ore. Il motivo per cui non si può stabilire il numero di
lavoratori intrappolati nella miniera è che molti lavorano a nero.
Alcune delle famiglie in attesa che i loro cari venissero estratti vivi
hanno detto ai nostri compagni che là sotto hanno figli di quindici
anni! Il fatto che il Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali
abbia asserito che questa miniera in particolare sia stata soggetta a
tutti i controlli necessari dimostra che egli agisce in combutta coi
padroni della miniera per coprire la loro responsabilità nell’accaduto.
C’è un crimine, e c’è il rischio che questo crimine sia oscurato!
I sospettati devono essere arrestati! Non qualche ingegnere o caposquadra di basso livello, ma i padroni ed i loro dirigenti!
Non c’è scampo! La classe lavoratrice, l’operaio, il povero della
campagna ed il povero della città, il pensionato, le donne, i giovani,
tutti gli oppressi, tutti quelli che hanno partecipato alla rivolta
popolare dell’estate scorsa, tutti noi dobbiamo muoverci per liberarci
di questo governo e delle sue politiche che non conoscono confini nella
difesa degli interessi dei capitalisti. Abbasso il governo!
Il governo sta cercando di oscurare la prova di questo crimine, Sta
tentando di imporre a Soma uno stato di emergenza di fatto. Il numero
dei morti è stato sistematicamente nascosto fin dal primo momento.
Mentre le fonti governative insistevano su cifre sotto i 20, il sindaco
di opposizione di Manisa, la provincia in cui si trova il distretto di
Soma, ha parlato di 175 vittime, cifra che ora pare essere solo una
prima stima. I lavoratori di Soma parlano di numeri oltre i 201 che ha
ora tardivamente ammesso il Ministro dell’Energia e delle Risorse
Naturali.
Ora il governo sta nascondendo i cadaveri, inviando i corpi nelle
loro città natali e ricorrendo a tutti i tipi di stratagemmi per
nascondere la verità al popolo. Si stanno in tutta fretta trasferendo
truppe a Soma. Il governo sta preparando a chiudere un occhio verso i
veri criminali ed a reprimere la gente di Soma! Giù le mani dalla gente
di Soma, che già sta soffrendo per la morte dei loro cari! Basta con
l’imposizione di uno stato di emergenza di fatto sulla città! I nostri
martiri della classe lavoratrice devono avere una cerimonia funebre
collettiva!
Non dobbiamo credere alle cause del massacro ed al numero dei morti
riportati dal governo. Deve essere creata una Commissione d’inchiesta
indipendente, che includa, tra gli altri, rappresentanti del movimento
sindacale e organismi professionali e associazioni forensi di ingegneri e
fisici, ed a questa commissione si deve garantire l’accesso a tutte le
informazioni e prove.
Deve essere rivista l’intera industria mineraria. Devono essere
prese, sotto il controllo dei lavoratori, tutte le misure necessarie a
dotare le miniere di sicurezze lavorative. Devono immediatamente cessare
le privatizzazioni. Tutte le miniere che in passato sono state
privatizzate, devono essere di nuovo nazionalizzate.
I subappalti devono essere vietati! Sicurezza sul lavoro per tutti!
Tutti gli ostacoli posti sulla via della sindacalizzazione devono essere
rimossi! Giù le mani dal regime di retribuzione di anzianità! Che sia
ritirato il progetto di legge sulle agenzie interinali!
Il lavoratore non è uno schiavo! Si uniscano alla lotta, ora, tutti
coloro che si rifiutano di essere i tirapiedi della classe capitalista!
Cambiamo questo ordine sociale! Solo un governo di lavoratori ed operai
può proteggerci di fronte alla morte!
Partito Rivoluzionario dei Lavoratori (DIP)
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